L’idea di realizzare il parco astro nomico a Isnello risale agli inizi degli anni ’70, quando gli astronomi italiani indicarono la sommità di monte Mufara (in località Piano Battaglia, a 1865 metri s.Lm.) quale luogo ideale per osservare il cielo, lontano da fonti inquinanti e per questo motivo limpido.
Successivamente, nella seconda metà degli anni ’90, il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) e la Regione finanziarono uno studio di fattibilità per la realizzazione di una struttura dedicata alla divulgazione dell’Astronomia da situare sulle Madonie.
Lo studio, condotto allora dall’Orsa (associazione astrofili di Palermo) ha confermato l’elevato standard di osservabilità del cielo nell’area di Isnello.
Completato lo studio, non fu possibile reperire i fondi necessari alla realizzazione dell’opera e il progetto rimase incompleto sino alla metà dello scorso decennio, quando il sindaco di Isnello, Giuseppe Mogavero, lo ripresentò e lo rivisitò in maniera radicale, decidendo di separare la parte didatticodivulgativa da quella prettamente scientifica.
Furono così scelti monte Mufara perl’installazione del telescopio cosiddetto «a grande campo» e la località di Fontana Mitri (a pochi chilometri dal centro abitato) per la realizzazione della struttura didatticodivulgativa, quella che viene inaugurata quest’oggi.
Il nuovo polo della Didattica e della Divulgazione dell’Astronomia verso il pubblico e la Scuola possiede un planetario digitale (cupola di 10 metri di diametro e 75 posti); una terrazza osservativa con cupola mobile dove si trovano ben 12 strumenti di osservazione; un radiotelescopio con una parabola di 2,3 metri; un laboratorio astronomico all’aperto composto da vari orologi solari, quali il Cerchio di Ipparco, il Plinto di Tolomeo, la Rosa dei venti, e vari exhibit; un mappamondo monumentale con supporto ed asse di rotazione; un planisfero; un laboratorio solare in cui tramite un eliostato potrà essere proiettato su uno schermo il disco solare in tempo reale per la sua analisi. Vi saranno delle sale didattiche con vari exhibit interattivi, un’esposizione dei principali tipi di meteoriti e due aule didattiche.
Attualmente, in queste sale sono allestite le mostre dell’INAF-Istituto Nazionale di Astrofisica “Passato, presente e futuro dell’Astrofisica in Italia”, dell’ASI-Agenzia Spaziale Italiana sulle missioni ExoMars e Rosetta e quella di Officina Stellare con un telescopio riflettore di 60 centimetri di diametro, che è la versione ridotta di quello di 1 metro, a grande campo (circa 7 gradi quadrati) che verrà montato sulla sommità del Monte Mufara (1865 metri) entro pochi anni.
Sarà un telescopio robotico e fruibile in remoto da una sede operativa che avrà sede a Piano Battaglia.
Il costo complessivo per la realizzazione dell’opera ammonta a 13 milioni di euro.
Ecco una galleria con alcune immagine della inaugurazione e delle fasi di costruzione:
Il video girato con l’aiuto del drone mostra il parco in tutta la sua bellezza:
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Ecco, questo è il genere di notizie che farebbe piacere sentire più spesso.
Speriamo si completi il tutto senza intoppi. Con questo nuovo polo anche Piano Battaglia assumerà maggiore notorietà ed importanza. Il rilancio è necessario e non più prorogabile. Direi che siamo sulla giusta strada tra i nuovi impianti e questa grande opera.
Gentile Redazione di MobPa, quando sarà fruibile al pubblico questa bella opera? Anche i semplici appassionati, potranno ammirare le stelle da questo osservatorio?